CILEA
Antonio Decio Cantore
Il CILEA (acronimo di Consorzio Interuniversitario Lombardo per l' Elaborazione Automatica), è stato un consorzio italiano senza scopo di lucro con sede a Milano (Segrate), cui hanno aderito 11 università italiane (di cui 5 come soci fondatori), e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR).
- Origini e costituzione
- Inizio delle attività e i primi problemi
- L'evoluzione del ruolo e dei servizi del Consorzio
- Campi di intervento
- Convegni: L'Università e lo sviluppo delle tecnologie informatiche
- Sistemi di calcolo e supercalcolatori
- Accesso alle risorse di supercalcolo, formazione e promozione
- Supporto alla ricerca scientifica e all'innovazione
- Supporto alla formazione a distanza (E-Learning)
- Supporto alla gestione e al governo delle Università
- Automazione delle biblioteche
- Editoria elettronica e Banche di dati
- Supporto ai Beni Culturali
- Supporto all'area della Medicina e della Sanità
- La rete
- Collaborazione con il Ministero vigilante
- Collaborazione con altri Ministeri
- Presidenti & Direttori CILEA
- Computer e Supercomputer del CILEA
- Componenti del CILEA
- Riferimenti
Nella seconda metà degli anni '60, alcune università e il Ministero della Pubblica Istruzione ritennero importante mettere a disposizione della ricerca, accademica e industriale, risorse di calcolo allineate allo stato dell'arte e affiancate dalle competenze necessarie al loro utilizzo. I costi degli strumenti di calcolo più avanzati erano fuori dalla portata delle singole università, per quanto grandi e ben introdotte nel mercato della ricerca industriale. In questo contesto sono nate le strutture consortili.
Venne così fondato il CINECA (Consorzio interuniversitario dell'Italia Nord-Est per il Calcolo Automatico) e fu avviata un'analoga iniziativa per l'Italia Nord-Ovest, il CINOCA, che ebbe però vita difficile e non trovò l'adeguata coesione delle università potenzialmente interessate.
Nel marzo del 1974, le cinque università lombarde del tempo, Politecnico, Università di Milano e Università di Pavia, Cattolica, Bocconi, diedero allora vita al CILEA (Consorzio Interuniversitario Lombardo per l'Elaborazione Automatica).
Il Consorzio Interuniversitario CILEA è stato costituito con atto convenzionale sottoscritto, in data 4 marzo 1974, dai Rettori delle Università Statali di Milano, di Pavia, del Politecnico di Milano e delle Università libere Luigi Bocconi e Sacro Cuore di Milano, con lo scopo di gestire il "complesso di elaborazione dati imperniato sul proprio Centro di calcolo della Lombardia".
I rettori sottoscrittori furono: Giuseppe Schiavinato, Università di Milano, Luigi Dadda, Politecnico di Milano, Antonio Argante Fornari, Università di Pavia, Gianguido Scalfi, Università Bocconi, Giuseppe Lazzati, Università Cattolica.
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio fu composto dai rettori sottoscrittori e la presidenza venne assunta dal prof. Lazzati.
Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 604 del 12 maggio 1977, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 agosto 1977 su proposta dell'allora Ministro per la Pubblica Istruzione Franco Malfatti, ne venne riconosciuta la personalità giuridica e approvato lo statuto.
Alla sua nascita, il Consorzio viene incaricato di assumere la gestione del centro di elaborazione dati, di assicurare il funzionamento del calcolatore elettronico, di rendere accessibili ai consorziati i più avanzati mezzi di elaborazione automatica e divulgarne l'utilizzo. Viene inoltre stabilito che, in casi eccezionali, potesse accogliere le richieste di interesse scientifico provenienti da imprese ad alto potenziale produttivo, modernamente attrezzate e in fase di sviluppo.
Negli anni successivi aderiscono al Consorzio i nuovi atenei costituitisi in Lombardia: l'Università di Brescia (1983), di Bergamo (1987), di Milano-Bicocca (2000), dell'Insubria (2001), lo IULM (2006) e inoltre l'Università di Palermo (2008).
Nel 2012 per impulso del MIUR, guidato dal Ministro Francesco Profumo, è stato avviato il processo di accorpamento dei tre consorzi interuniversitari Caspur, Cilea e Cineca, che si concluse nel luglio 2013 con la fusione per incorporazione dei primi due in Cineca. L'accorpamento aveva l'obiettivo di "dar vita a una nuova entità", un rinnovato "consorzio di sistema" punto di riferimento unico ed avanzato a livello nazionale per il calcolo scientifico ad alte prestazioni nel mondo accademico e della ricerca, per i servizi innovativi e ad alto contenuto tecnologico, rivolti al M.I.U.R. e al mondo dell'alta formazione e scolastico".
Gli Inizio delle attività e i primi problemi
Un contributo decisivo all'avvio delle attività del nuovo consorzio fu dato dal Politecnico di Milano, che diede in gestione al CILEA gli apparati del proprio centro di calcolo, compreso l'intero staff di tecnici. L'elaboratore era un Univac 1108, con memorie centrali a nuclei, un banco di memoria ad accesso rapido a tamburo, unità a disco e a nastro, stampanti, lettori e perforatori di schede e apparati per la gestione di terminali batch remoti.
La prima sede del CILEA fu un capannone industriale a Sesto Ulteriano, comune di San Giuliano Milanese, in mezzo alla campagna. Era una sede allora difficile da raggiungere, d'inverno immersa in una fitta nebbia, non servita da mezzi pubblici. In questa sede, oltre all'ingombrante elaboratore, che occupava una sala macchine di oltre 200 m², vi era un sistema di condizionamento ancora più ingombrante, che rappresentava l'impianto tecnologico più vistoso, e un potente impianto di continuità elettrica. Gli elaboratori di allora, anche se completamente transistorizzati, dissipavano molta energia e quindi era necessario un robusto impianto di condizionamento; l'alimentazione elettrica, inoltre, soffriva spesso di microinterruzioni, che l'elaboratore non sopportava, e quindi bisognava disporre di un sistema di continuità di adeguate prestazioni.
Si deve al Presidente e ai rettori fondatori, alla loro lungimiranza e instancabile opera di sostegno dell'iniziativa presso il Ministero e di convincimento presso i propri ambienti accademici, se il CILEA ha superato le difficoltà di avvio ed è divenuto il riferimento per i servizi e le scienze computazionali delle Università lombarde.
Alla fine del 1975, il Consorzio disponeva già di un gruppo di sette persone, a cui era affidata la gestione delle macchine, stava organizzando il gruppo di assistenza agli utenti, appoggiandosi al centro di calcolo dell'Università di Milano, e affrontava il problema di connettere tutte le università consorziate con terminali per servizi batch.
Nel 1976 venne preso in gestione lo Sperry-Univac 1106 del centro di calcolo della Università di Milano, con sede in via Mangiagalli, da utilizzare soprattutto come concentratore urbano degli utenti milanesi delle macchine del CILEA.
Lo sviluppo del Consorzio si è subito dovuto confrontare con alcuni problemi.
Il primo era relativo alle prestazioni e ai costi delle linee di trasmissione dati: Sesto Ulteriano era esterno al distretto urbano milanese per la trasmissione dati, mentre la maggior parte dell'utenza operava presso le università in Milano. I costi delle linee di trasmissione, nonostante l'azione di concentrare l'utenza con linee urbane sul 1106 di via Mangiagalli, erano considerevoli, tanto da giustificare la ricerca di una sede nel territorio del distretto milanese.
Un secondo problema nasceva dalle opportunità offerte dal CINECA in Bologna e dal CNUCE in Pisa, il primo rivolto soprattutto alle università e agli istituti nazionali di ricerca, il secondo al CNR, oltre che alle università vicine. Era cioè necessario fornire gli strumenti perché l'utenza lombarda, universitaria e non, potesse accedere a queste risorse attraverso una connessione efficiente e di costi contenuti e l'altra utenza nazionale potesse accedere al CILEA per ciò che di specifico esso offriva.
Un terzo problema era dovuto alla constatazione che l'utilizzo di queste risorse di elaborazione, evolute e in continuo potenziamento, poteva esser pronto ed efficace solo se il Consorzio disponeva del software applicativo predisposto per i suoi elaboratori. La disponibilità di software applicativo specializzato (analisi strutturale, termofluidodinamica, simulazione di fenomeni fisici, chimici, biologici, librerie matematiche e statistiche, ecc.) fin da allora era una condizione necessaria, perché l'utenza industriale, ma anche quella accademica, accedesse ai servizi del consorzio; una tale disponibilità è divenuta nel tempo un parametro importante nella scelta degli elaboratori scientifici e nella fidelizzazione dell'utenza.
Un quarto problema nasceva dalla constatazione che l'utenza, sia accademica sia industriale, non aveva un'adeguata esperienza e competenza per tradurre i problemi affrontati in modelli per un ambiente di supercalcolo, ma soprattutto richiedeva assistenza per l'uso efficace delle risorse di calcolo rese disponibili. Era quindi necessario organizzare un adeguato servizio per assistere gli utenti e per promuovere i nuovi prodotti, in ciò assolvendo anche al compito che le università consorziate avevano dato al consorzio, di operare perché questi metodi e tecnologie si diffondessero tra i ricercatori e l'utenza industriale, seguendo quanto succedeva nei paesi tecnologicamente più evoluti.
A questi problemi organizzativi e tecnici si aggiungevano quelli connessi alla natura giuridica "privata" del Consorzio, con conseguenti difficoltà di rapporti con il ministero vigilante. La ragione per cui i consorzi vennero promossi, da un lato fu di dotare l'Italia in tempi brevi di servizi e competenze di supercalcolo, dall'altro di far fronte oltre che all'organizzazione, anche ai costi di tali servizi, che le singole università non potevano sostenere; il sostegno non poteva venire che dal Ministero stesso.
Nella prima metà del 1977 il CILEA ebbe una nuova sede nel distretto telefonico milanese, in Segrate, acquisita dall'Università di Milano, per conto del consorzio, con un apposito contributo del Ministero, da una società in liquidazione. Nell'agosto dello stesso anno, adeguata la nuova sede alle esigenze del CILEA, vennero trasferiti in Segrate gli elaboratori esistenti nella sede di Sesto Ulteriano e con essi il gruppo di gestione e l'amministrazione.
L'evoluzione del ruolo e dei servizi del Consorzio
Alla fine degli anni '80 la tecnologia del calcolo stava evolvendo significativamente e la percezione degli utenti sull'utilità dei centri di calcolo era falsata dalla diffusione delle stazioni di lavoro individuali e dalla comprensione delle reali loro prestazioni, diffondendo fra i ricercatori incertezze su ruoli, attività e investimenti. Contemporaneamente, in direzione opposta, la tecnologia stava portando a calcolatori vettoriali e paralleli con prestazioni di ordini di grandezza superiore.
Ai consorzi si chiese quindi di aggiornare con regolarità le risorse di calcolo, in modo che fossero sempre tecnologicamente avanzate, ma anche diversificate affinché l'utente potesse trovare i sistemi più adatti alle proprie esigenze.
Alla fine degli anni '90 lo sviluppo tecnologico delle unità di calcolo permise certamente di svolgere calcoli di notevoli dimensioni anche con stazioni di lavoro di costi ragionevolmente contenuti, garantendo a ricercatori accademici e industriali la fattibilità di ricerche teoriche e applicative precedentemente molto onerose. È però vero che questo stesso sviluppo portò alla costruzione di sistemi di calcolo a molti processori, con potenze di oltre tre ordini di grandezza superiori a quelle dei sistemi di dieci anni prima, sostanzialmente allo stesso ordine di grandezza di costo: ciò permise quindi di affrontare problemi di complessità enormemente più elevata che in passato o, da un altro punto di vista, di ridurre i tempi di lavoro di uno o due ordini di grandezza, rendendo utili elaborazioni altrimenti non realisticamente fattibili.
Il Consorzio, inoltre, fin dalla costituzione, non doveva solo essere un erogatore di potenza di calcolo, ma doveva anche realizzare e fornire servizi di sostegno al calcolo dei ricercatori, svolgere attività relative alla diffusione delle tecnologie informatiche nella ricerca, nella didattica e nella conservazione e utilizzazione dei dati, ed anche fornire servizi di supporto alla gestione tecnica e amministrativa delle università consorziate ed al Ministero vigilante.
Già dagli anni '80 inoltre la tecnologia dei collegamenti tra calcolatori stava evolvendo fino a proporre complesse reti tra calcolatori, anche di diversi costruttori, in grado di fornire molteplici servizi. Anche il CILEA quindi partecipò fin dall'inizio alla sperimentazione delle reti di collegamento e alla realizzazione e gestione delle reti dei sistemi di calcolo delle università italiane e, dagli anni '90, della rete nazionale della ricerca GARR.
Il CILEA si è quindi sviluppato come centro di competenza al servizio delle università e del MIUR e, per estensione, delle Pubbliche Amministrazioni ad essi collegate (calcolo ed elaborazioni, sistemi di rete e Internet, sistemi informativi universitari e del Ministero, basi dati, editoria elettronica, e-learning, formazione e addestramento relativamente a calcolo, comprese tecniche di simulazione e supercalcolo, a sistemi informativi e applicazioni gestionali).
I campi di intervento del CILEA hanno riguardato, nei decenni della sua attività:
- la gestione del centro di calcolo / data center;
- la gestione della rete di collegamento con gli utenti dei servizi e più in generale lo sviluppo e la gestione di reti, la partecipazione alla rete nazionale GARR, al collegamento a Internet;
- la gestione di calcolatori ad altre prestazioni, supercalcolatori vettoriali e paralleli, con il supporto all'utenza per il loro utilizzo, la simulazione numerica, lo sviluppo di software applicativo e l'utilizzo di software per applicazioni scientifiche e ingegneristiche fornito da enti scientifici e società di mercato;
- il supporto hardware, software, gestionale e metodologico alla formazione a distanza (e-learning;
- lo sviluppo e la gestione di sistemi informativi e applicazioni gestionali per l'Università e il Ministero vigilante, e, per estensione di altre pubbliche amministrazioni e ministeri;
- il supporto informatico alle biblioteche, con lo sviluppo di software e la gestione dei sistemi di automazione, con software istituzionale e di mercato, sia di biblioteche partecipanti al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) sia autonome, fornendo anche assistenza alla formazione e all'addestramento degli addetti;
- il supporto hardware, software e gestionale all'editoria elettronica, dalla messa a disposizione dei periodici scientifici di mercato, al supporto all'editoria universitaria;
- il supporto hardware, software e gestionale allo sviluppo di basi dati, prevalentemente per la ricerca scientifica di università ed enti di ricerca.
Nell'ambito di tutti questi servizi sono state svolte contestualmente attività di informazione, presentazione, formazione e addestramento, con corsi, conferenze e produzione di manuali.
Periodicamente sono stati organizzati convegni nazionali in particolare su:
- l'Università e lo sviluppo delle tecnologie informatiche;
- Calcolo ad Alte Prestazioni in Italia.
L'attività informativa è stata inoltre sostenuta da un periodico a stampa edito dal Consorzio, il "Bollettino del CILEA", dal giugno 1984 al dicembre 2011 (disponibile in rete [rif. 1] dal n° 51 del febbraio 1996 al n°118 del dicembre 2011, dopo il quale è confluito nel Notiziario del CINECA).
Convegni: L'Università e lo sviluppo delle tecnologie informatiche
"L'Università e lo sviluppo delle tecnologie informatiche" è il titolo dei convegni organizzati dal CILEA al fine di fare il punto sullo stato dell'arte dei servizi informatici sia per l'amministrazione e la gestione dell'università, sia a supporto dell'informazione e della didattica, sia a supporto della ricerca, tenendo conto anche delle infrastrutture informatiche locali e nazionali, i centri di calcolo (data center) e le reti, per il calcolo e per l'elaborazione dei dati.
Del convegno, con questo titolo, si sono tenute 4 edizioni:
- Milano, 14-16 marzo 1983,
- Brescia, 21-23 ottobre 1987,
- Milano, Politecnico, 5-7 giugno 1995,
- Milano, Università Cattolica, 3-5 luglio 2000 (in occasione del 25° dell'inizio delle attività del CILEA),
mentre si è tenuta una edizione speciale per il trentennale del CILEA, organizzato su due giorni 14-15 novembre 2005:
- 14 novembre, Politecnico di Milano: "Trent'anni di evoluzione di un centro di calcolo interuniversitario: il CILEA dalle origini a oggi", con relazioni e dibattiti
- "Dai centri di calcolo universitari ai centri consortili: l'evoluzione delle scienze computazionali dagli anni '50 ad oggi" (relazione del prof. L Dadda),
- "Gli strumenti e i metodi per le scienze computazionali e le applicazioni informatiche e telematiche: ieri, oggi e domani",
- "Ruolo di un centro di calcolo consortile" (con la partecipazione anche di CINECA e CASPUR);
- 15 novembre, Università Statale di Milano, in parallelo in due sale:
- Le biblioteche, le risorse digitali e l'editoria elettronica,
- Il calcolo ad alte prestazioni - CAPI' 2005 (9.a edizione del convegno, vedi più avanti).
Maggiori informazioni su questi convegni sono disponibili nell'allegato n° 1.
Sistemi di calcolo e supercalcolatori
Il primo calcolatore del CILEA fu un Univac 1108, ricevuto in dotazione dal Politecnico di Milano con l’avvio delle attività del neo-costituito consorzio, al quale si aggiunse poco dopo l’Univac 1106 dell’Università di Milano.
All’inizio del 1978, completato l’iter costitutivo con il riconoscimento delle personalità giuridica e l’acquisto della sede in Segrate, si avviò il processo di aggiornamento continuo dei sistemi di calcolo, compatibilmente con il bilancio del consorzio, in modo che fossero tecnologicamente aggiornati e diversificati, per fornire all’utenza i sistemi più adatti alle esigenze.
Il CILEA, cogliendo l’occasione dei rapporti con i ricercatori universitari esperti nello studio delle prestazioni dei calcolatori, organizzò già nel 1978 una Conference on the Performance of Computer Installations [rif. 2].
Relativamente alle macchine di Univac, poi Sperry, poi Unisys si succedettero, man mano sostituendo il modello precedente:un sistema 1100/81 (giugno 1979), un 1100/91 (giugno 1984) integrato nel luglio 1986 con un supercalcolatore vettoriale Sperry Integrated Scientific Processor (ISP): la prima macchina della famiglia ISP in Europa e la seconda macchina vettoriale in Italia dopo il Cray del CINECA. Il sistema aveva una prestazione di 11 MFlops.
Nel novembre 1986 entrò in servizio, al fine di diversificare e ampliare gli ambienti operativi, un sistema IBM 3090/150, con il sistema operativo VM che si stava rapidamente affermando nell’ambiente accademico, connesso con le macchine IBM delle università consorziate. Anche sul 3090 nel luglio 1987 venne installata una Vector Facility, facilitando così la sperimentazione e la diffusione del calcolo vettoriale. Il sistema IBM 3090 fu poi potenziato portando la CPU a mod. 180E (gennaio 1989), quindi con una seconda CPU portandolo prima a mod. 200E e poi, nel dicembre 1989, a 200S.
Contemporaneamente il CILEA avviò un piano di ristrutturazione dell’offerta di servizio. A fianco del sistema IBM VM con capacità vettoriale si decise di affiancare un altro sistema vettoriale in ambiente Unix e di abbandonare l’ambiente vettoriale Unisys (ex Sperry): nel dicembre 1989 fu quindi installato un sistema Convex C220S, con due CPU vettoriali da 50 MFLOPS ognuna, e l’elaboratore Unisys 1100/90+ISP fu sostituito con un modello 2200/600, senza capacità vettoriali ma con prestazioni scalari superiori al doppio del 1100/90.
Successivamente si procedette con l’adeguamento del sistema Unisys: il 2200/600 viene sostituito nel giugno 1992 con un meno potente 2200/402, progressivamente riservato alla gestione dei servizi di automazione delle biblioteche, che richiesero il potenziamento a 2200/404 (dicembre 1999) e a 2200/504 (gennaio 2001), finché tali servizi vennero spostati in altri ambienti con la definitiva dismissione dei sistemi Unisys (febbraio 2003).
L’ambiente vettoriale Unix venne progressivamente potenziato:
- nel dicembre 1992 il Convex C220 venne sostituito con un C3820,
- nel maggio 1993 venne costituito un “Metacomputer” integrando il C3820 con 8 workstation HP 9000/735,
- all’inizio del 1995 venne installato il calcolatore parallelo Convex Exemplar SPP1000/XA con 16 CPU HP7100 che, nel mese di luglio 1995, venne portato alla configurazione SPP1200 con 32 CPU HP7200 e; nell’ottobre 1996 a SPP1600 con un potenziamento dei processori.
Con questa installazione si ebbe a disposizione una vera architettura parallela, facendo seguito all’iniziale esperienza fatta con il cluster Metacomputer. Il sistema entrò nella lista Top500 (la lista dei 500 calcolatori più potenti al mondo [rif. 3]) dapprima nel novembre 1995 al 299° posto (con 3,72 GFlops) e poi nel giugno 1996 al 405° posto (con 3,96 GFlops); nel novembre 1996 mantenne il 407° posto essendo in corso il potenziamento a SPP1600 (5,45 GFlops).
Dai primi di aprile 1996 fu invece ridimensionato l’ambiente IBM VM con la dismissione del sistema IBM 3090/200 sostituito da un IBM 4381/T92E, sempre biprocessore ma di potenza circa un quinto e senza Vector Facility, sistema infine dismesso il 31 marzo 1997, terminando così il servizio di elaborazione in ambiente VM al CILEA.
Continuò quindi il potenziamento dell’ambiente vettoriale Unix, tecnologia HP:
- nel luglio 1997 venne installato il sistema HP Exemplar SPP2000 X-Class, con 32 cpu, potente calcolatore parallelo che collocò il Consorzio intorno al 25° posto tra i centri di calcolo accademici e di ricerca scientifica e tecnologica europei e al 2° posto in Italia e che entrò nella lista Top500 nel novembre 1997 al 258° posto (con 15,01 GFlops);
- nel giugno 1999 venne installato un HP V2500 con 32 processori, che entrò nella lista Top500 nel giugno 1999 al 292° posto (con 31,59 GFlops);
- alla fine del 1999, con l’installazione di due N4000 collegate al V2500, il sistema divenne un HP HyperPlex con 40 processori con potenza di picco di 70,4 GFlops, entrato nel Top500 del novembre 1999 al 435° posto (con 36,1 GFlops);
- all’inizio del 2002 fu installato un nuovo sistema HP, un SuperDome con 64 processori, che fu denominato “Galileo”; il sistema fu integrato attraverso connessioni Hyper Fabric con il preesistente sistema HyperPlex; il sistema risultante HP SuperDome/HyperPlex a 80 processori entrò nel Top500 del giugno 2002 al 415° posto (con 159,7 GFlops).
Nel gennaio 2001 fu installato, per differenziare le tecnologie messe a disposizione, anche un sistema vettoriale NEC SX-5/4s (con 4 CPU, ognuna con una potenza massima di 4 GFlops).
Nel corso del 2003, visto il rapido incremento di utilizzo dei sistemi di supercalcolo (un utilizzo nei primi 9 mesi del 2003 pari a circa sei volte quello dell’intero 2001), il CILEA in collaborazione con i principali utilizzatori (il Politecnico di Milano e le due università di Milano Statale e Bicocca) decise di investire in un nuovo sistema. Nel gennaio 2004 fu installato un supercluster – sistema a memoria distribuita, fornito da Exadron Eurotech, con 256 processori (Intel Xeon 3,06 GHz), al quale fu dato il nome di “Avogadro”; il sistema (potenza di picco 1,567 TFlops) entrò nel Top500 del giugno 2004 al 209° posto (con 1,06 TFlops).
L’investimento continuò:
- all’inizio del 2006 fu installato un cluster, ancora fornito da Exadron Eurotech, con 220 processori AMD Opteron, al quale fu dato il nome di “Golgi”;
- nel mese di giugno 2006, nell’ambito del Laboratorio Interdisciplinare di Tecnologie Bioinformatiche LITBIO, un progetto di livello internazionale finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, venne installato il cluster “Michelangelo”, ancora realizzato da Exadron Eurotech, con cores AMD Opteron 275, quale supercalcolatore dedicato alle ricerche dei laboratori europei nel campo della bioinformatica, connessi al Progetto BIOINFOGRID; l'insieme dei cluster “Michelangelo”, “Golgi” e “Avogadro” (756 cores) si classificò nel Top500 del giugno 2006 al 464° (con 2,13 TFlops).
Nel marzo 2008 è stato installato un nuovo supercalcolatore, a cui è stato dato il nome “Lagrange”, un cluster fornito da Hewlett Packard di 208 nodi Blade (in totale 1664 cores), che si posizionò al 136° posto nel Top500 del giugno 2008 (con 16,6 TFlops). Con questa acquisizione il CILEA si confermò tra le più importanti realtà del supercalcolo europeo.
Maggiori informazioni sui sistemi di calcolo del CILEA sono disponibili nell’allegato n° 2.
Accesso alle risorse di supercalcolo, formazione e promozione
Il CILEA ha offerto servizi dal semplice utilizzo delle macchine fino alla più completa assistenza per portare le applicazioni degli utenti sui calcolatori consortili e nello sviluppo di nuove simulazioni e applicazioni.
Negli oltre 35 anni di attività l’accesso ai servizi di calcolo è avvenuto in modalità che sono andate evolvendo sia dal punto di vista tecnico che amministrativo.
Dal punto di vista tecnico si è passati dall’uso delle stazioni batch – lettore di schede e stampante – collegate ai mainframe all’accesso remoto via rete, con videoterminali sia per l’uso interattivo sia per il lancio di elaborazioni batch.
Negli ultimi anni l'accesso alle macchine avveniva normalmente da remoto, anche attraverso una comoda interfaccia web “Run Your Job” del portale appositamente realizzato “www.supercomputing.it”. Personale esperto forniva, sulla base di specifici accordi, servizi di supporto inclusi assistenza on-line, installazione di codici e librerie, sviluppo e ottimizzazione di codici di calcolo anche del tutto originali. Quando necessario, per lo sviluppo di nuovi codici il CILEA si avvaleva dell'aiuto di ricercatori esperti appartenenti alle università consorziate.
Ampio e differenziato era il corredo di software installato sui sistemi, dalle librerie matematiche ai codici applicativi relativi a svariati settori scientifici e ingegneristici. La lista aggiornata delle applicazioni disponibili era reperibile sul portale www.supercomputing.it, alla voce: "Supercomputing at CILEA".
Dal punto di vista amministrativo l’utilizzo dei sistemi di calcolo è avvenuto all’inizio dei servizi consortili sulla base di codici di accesso assegnati ai ricercatori/istituti/dipartimenti, tramite i quali appositi programmi di rilevamento calcolavano gli importi da addebitare alle istituzioni titolari dei codici di accesso, normalmente su base mensile e tramite fatturazione. Successivamente si è passati progressivamente a contratti annuali per utilizzi a blocchi di ore macchina fatturati forfettariamente.
Oltre a ciò, dai primi anni ’90, il CILEA ha assegnato permessi d’uso delle risorse di supercalcolo, da parte dei ricercatori universitari e degli enti pubblici di ricerca, sulla base di valutazione di merito svolta da comitati scientifici (vedi più avanti ad es. il Centro di Modellistica Computazionale e l’iniziativa LISA), o attraverso convenzioni mirate per comunità scientifiche, come ad es. gli accordi quadro e i progetti scientifici che hanno portato alla compartecipazione nell'acquisto dei supercomputer “Avogadro”, “Golgi”, “Michelangelo” e “Lagrange”.
In virtù della sua missione di servizio e di promozione dell'utilizzo del calcolo ad alte prestazioni, il CILEA organizzava periodicamente corsi per l’apprendimento degli strumenti e delle tecniche di programmazione legati al calcolo intensivo, quali ad esempio l’uso di linguaggi di programmazione specifici, tecniche di vettorizzazione, parallelizzazione e ottimizzazione dei programmi. Questi corsi erano svolti regolarmente presso la propria sede e anche presso le sedi degli enti interessati.
Supporto alla ricerca scientifica e all'innovazione
- 1° workshop 9-10 ottobre 1997, Università Statale di Milano; tra gli argomenti trattati la collaborazione tra università ed industria, l'assenza di grandi programmi di ricerca a livello nazionale nei settori dei rischi di tipo ambientale, la carenza nel settore delle reti di comunicazione strumenti complementari ed indispensabili del calcolo ad alte prestazioni, il ruolo dei centri di calcolo quali centri di aggregazione e di scambio per lo sviluppo di progetti svolti congiuntamente dagli ambienti di ricerca e da quelli industriali;
- 2° workshop 18-19-20 novembre 1998, Università Statale di Milano; molti sono stati gli argomenti trattati dalle tecniche di calcolo ai settori applicativi scientifici e pre-indutriali (fisica, astrofisica, fluidodinamica, geofisica, chimica fisica, dinamica delle proteine, ecc.), alle analisi ambientali (qualità dell'aria, previsioni metereologiche operative), alle applicazioni industriali (aerodinamica di elicotteri, nuovi materiali tecnologici);
- 3° workshop 10-12 novembre 1999, Università di Milano Bicocca;
- 4° workshop 26-27 settembre 2000, Università Statale di Milano;
- 5° workshop 16-17 ottobre 2001, Università Cattolica di Milano; dedicato il primo giorno al supercalcolo in economia e finanza, il secondo giorno al supercalcolo in biotecnologia, bioinformatica e bioingegneria;
- 6° workshop 23-24 ottobre 2002, Politecnico di Milano; dedicato il primo giorno al supercalcolo nell'ambito delle nanotecnologie, il secondo giorno al supercalcolo in astronomia e astrofisica;
- 7° workshop 13-14 novembre 2003, Assolombarda a Milano, dedicato il primo giorno al supercalcolo nella simulazione di strutture in sistemi di trasporto, il secondo giorno al supercalcolo nella modellistica molecolare - biochimica e farmaceutica;
- 8° workshop 24-25 novembre 2004, Museo Civico di Storia Naturale di Milano, dedicato al calcolo ad alte prestazioni nella simulazione dell'ambiente e dell'azione degli agenti atmosferici;
- 9° workshop 15 novembre 2005 nell'ambito del trentennale del CILEA, Università Statale di Milano, dedicato alla simulazione numerica nella scienza e nelle imprese;
- 10° workshop 16-17 ottobre 2006, Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, dedicato al calcolo ad alte prestazioni nelle scienze della vita.
- realizzare, nell'ambito dell'iniziativa LISA, il potenziamento del suo supercalcolatore Hewlett Packard denominato "Lagrange", i cui nuovi nodi del cluster per i primi 2 anni saranno a disposizione dell'iniziativa LISA;
- espandere le attività di centro di assistenza, finanziando progetti con una collaborazione diretta tra CILEA e gruppo di ricerca proponente: parte dell'attività è svolta direttamente dal personale tecnico del CILEA, orientata all'ottimizzazione sia dell'ambiente sistemistico sia di codici e algoritmi, un'altra parte vede l'affiancamento del personale CILEA a ricercatori e studenti afferenti al gruppo di ricerca;
- promuovere progetti di ricerca scientifica ad alto valore innovativo di ricercatori delle università consorziate avente sede nella regione Lombardia, della durata di un anno, con l'assegnazione di risorse di calcolo e consulenza specialistica, senza limitazioni ad alcuna disciplina specifica;
- promuovere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica attraverso seminari e presentazioni organizzati in collaborazione con ricercatori universitari e aziende lombarde dei settori specifici;
- fornire risorse di calcolo per sostenere le attività di ricerca di enti presenti in Lombardia, anche non consorziati, favorendo la diffusione delle conoscenze relative all'uso più efficiente delle piattaforme di calcolo parallelo, la conoscenza di metodi di programmazione all'avanguardia, competenze sulla simulazione avanzata e sulle tecniche di modellizzazione,
- attivare borse di studio e di stage, rivolti a giovani da affiancare ai tecnici del CILEA, nell'ambito dei progetti di ricerca.
Supporto alla formazione a distanza (E-Learning)
Il CILEA è stato attivo nel campo dell’E-Learning dal 2000, con un gruppo di lavoro dedicato per analisi, sviluppo, implementazione e gestione completa di sistemi di formazione a distanza, piattaforma hardware compresa, oltre che delle relative attività di produzione di contenuti didattici, in accordo con gli standard più noti e diffusi nel campo dei sistemi di formazione a distanza. Le attività tenevano conto delle tecnologie esistenti e di quelle emergenti, con particolare attenzione al mondo Open Source. Non venivano trascurati, infine, gli aspetti di accessibilità all’informazione da parte di soggetti con disabilità.
Un progetto interessante, tra i primi realizzati, è stato TEOREMA (TEaching On-line pRoject for Economic MAthematics).
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili nell’allegato n° 4.
Supporto alla gestione e al governo delle Università
ll CILEA, in qualità di consorzio interuniversitario, ha sempre posto particolare attenzione alle esigenze di servizi, sia sistemistici che applicativi, del mondo universitario. Conformemente agli obiettivi statutari, i progetti sviluppati dal CILEA scaturiscono da una stretta collaborazione con il mondo accademico nella definizione di esigenze e obiettivi, in un'ottica di servizio e di ottimizzazione sinergica delle risorse.
Le prime collaborazioni tra il CILEA e le università consorziate risalgono ai primi anni ottanta, con lo sviluppo per l’Università Statale di Milano, il Politecnico di Milano e l’Università di Pavia di sistemi per la gestione delle carriere del personale universitario (“CarPer”) e per la gestione dei piani di studio.
Nei primi anni di attività, oltre a queste applicazioni specifiche per le Amministrazioni universitarie in senso stretto, il CILEA, con il supporto del principale fornitore degli elaboratori – la Sperry, costituì un Centro di Sviluppo Software Applicativo (CSSA) nell’ambito del quale vennero realizzati alcuni progetti, quali si ricordano:
- BOMAS: sistema integrato per la gestione delle biblioteche, dal catalogo ai prestiti; che promosse al CILEA la particolare competenza nei servizi informatici per le biblioteche;
- DOCDEL: sistema di document delivery basato sull’utilizzo di TeX, un linguaggio per la composizione dei testi scientifici ampiamente diffuso nel mondo.
Altre applicazioni per le Amministrazioni universitarie: supporto ai “laureati”
Dal 1998 il CILEA ha sviluppato e gestito il progetto “Vulcano” (Vetrina Universitaria Laureati con Curricula per le Aziende Navigabile On-line), un sistema per la gestione integrata di banche dati dei profili professionali dei laureati e dei diplomati delle università, finalizzato ad agevolare l'inserimento dei laureati nel mercato del lavoro e favorire l'incontro tra domanda e offerta di personale qualificato.
Dal 2002 il CILEA coordina il progetto interuniversitario “STELLA” (Statistiche sul Tema Laureati & Lavoro in Archivio online), finalizzato alla costruzione di una banca dati per il monitoraggio delle caratteristiche dei percorsi di studio dei laureati (Rapporto annuale laureati), nonché al monitoraggio degli stessi laureati nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro (Indagini occupazionali post-laurea).
Altre applicazioni: supporto alla gestione amministrativa della ricerca
Nel 2004 il CILEA - istituzionalmente già impegnato nella promozione dell’IT a supporto della ricerca scientifica e tecnologica, accademica pubblica nonché gestore di rilevanti banche dati di interesse nazionale e internazionale – ha avviato la progettazione e l'implementazione, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, del sistema “SURplus” (Sistema Universitario Ricerca Plus). Ne è seguita la messa a disposizione delle università, e degli enti di ricerca in generale, del Servizio SURplus, per una gestione integrata delle informazioni relative alle attività e ai prodotti della ricerca in modo da consentirne una sempre migliore quantificazione secondo metriche e indicatori condivisi. Tale servizio viene incontro all’esigenze degli atenei e dei principali enti di ricerca italiani chiamati, in modo sempre più pressante, a produrre e a fornire (agli enti competenti di controllo) elementi oggettivi, dettagliati e utili ad una valutazione della propria produzione scientifica e delle relative attività nell’ambito della ricerca scientifica. Il servizio SURplus viene proposto per dare risposta ad esigenze concrete, tra cui:
- supportare il processo di creazione di un archivio gestionale delle informazioni relative alle attività di ricerca (schede progetti, contratti, brevetti, forme associative come spin-off ed altro) attivate all’interno dell’Ateneo;
- supportare il processo di creazione e gestione di un repository istituzionale dei prodotti della ricerca scientifica (pubblicazioni e materiale documentale anche multimediale);
- creare uno strumento di supporto alla valutazione oggettiva dell’attività di ricerca e produzione scientifica basato su statistiche e indicatori di sintesi;
- realizzare un’infrastruttura di integrazione dei dati distribuiti nei sottosistemi di ateneo e di gateway da e verso sistemi esterni, unificando, in modalità centralizzata o distribuita, le attività di inserimento dei dati e minimizzando le possibilità di errore;
- alimentare in modo automatico sezioni del portale di Ateneo relative alla ricerca e alla produzione scientifica dei docenti (modalità: RSS, Web Service o altro).
Il servizio è basato sul prodotto software SURplus, una suite di moduli applicativi sviluppati dal CILEA sulla base della propria esperienza nel campo della ricerca, dei servizi per le amministrazioni universitarie e dell’editoria.
Il CILEA, conformemente all’obiettivo di trasferimento tecnologico e ingegnerizzazione di soluzioni progettate in ambito universitario, ha inoltre fornito supporto e implementato diversi servizi applicativi per la digitalizzazione delle attività di amministrazione e segreteria delle università che ad esso si sono rivolte.
Il CILEA, fin dai primi anni '80, ha fornito servizi di gestione di sistemi di automazione per le biblioteche (LMS - Library Management System) o l'assistenza necessaria per il loro utilizzo. Il servizio è stato fornito sia a singole biblioteche che a sistemi bibliotecari, in particolare di ateneo. In particolare sono state promosse iniziative "consortili", con la realizzazione di un sistema di automazione utilizzato da più enti. I software LMS messi a disposizione sono numerosi (es. Aleph, Sebina, SBN Unix client/server, Millennium, Koha, etc.) e adatti sia a realtà relativamente semplici, quali la biblioteca civica di un piccolo comune, sia a realtà complesse, come una biblioteca nazionale o il sistema bibliotecario di un grande ateneo. Questi software comprendono moduli per l'automazione dei vari uffici/servizi della biblioteca: catalogazione, prestiti, acquisti, OPAC (On-line Public Access Catalog), etc.
Da ricordare che il CILEA ha gestito in affidamento sistemi di automazione per singole biblioteche o sistemi bibliotecari nell’ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale (poli SBN), la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la cooperazione delle regioni e del MIUR. Questi servizi sono stati avviati fin dall’inizio di SBN e hanno coinvolto diverse università consorziate e non e le biblioteche nazionali Braidense di Milano e Universitaria di Pavia.
Il CILEA ha gestito in affidamento sistemi OPAC (On-line Public Access Catalogue, cataloghi di biblioteca accessibili via web), con attività e servizi analoghi a quelli previsti per gli LMS. Spesso i sistemi di automazione biblioteche comprendono un modulo specifico per questa funzione; altrimenti è possibile gestire un sistema autonomo, realizzato con software specifico. Il CILEA ha anche realizzato un proprio software OPAC di nuova generazione, basato sul software open source, che risulta particolarmente interessante in quanto garantisce buone funzionalità, non richiede il pagamento di licenze d’uso e può essere personalizzato in base alle esigenze del cliente.
I sistemi OPAC si sono diffusi in Italia fino ad una notevole capillarità, sono molto numerosi (più di un migliaio) e possono differenziarsi nella loro interfaccia con l’utente in base ad esigenze locali. Per presentare all’utente una interfaccia unica il CILEA ha sviluppato il progetto “MAI (MetaOPAC Azalai Italiano)”, descritto in allegato (vedi allegato n° 5)
Il CILEA ha partecipato anche con gli altri due consorzi interuniversitari CINECA e CASPUR al progetto Biblioteche nelle Scuole, finanziato tra le misure congiunte dei Ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e dell'Innovazione Tecnologica (MIT), con la collaborazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), per integrare le biblioteche delle scuole nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Il progetto è descritto in allegato (vedi allegato n° 5)
Editoria elettronica e Banche di dati
CILEA Digital Library
Il servizio denominato CDL (CILEA Digital Library) è stato avviato nel 1998, con lo scopo di mettere a disposizione dell'utenza risorse digitali (riviste, monografie, banche dati), fornendo organizzazione, supporto commerciale e tecnico-gestionale a iniziative consortili e assistenza per l'accesso.
Il servizio ha provveduto all'acquisizione in forma consortile e alla gestione di risorse elettroniche del tipo periodici elettronici, di archivi di letteratura full-text, di banche dati bibliografiche e di altra natura e di sistemi per la gestione delle risorse elettroniche (link resolver, ERM), tutti di interesse per la comunità scientifica nazionale.
A seconda dei casi, per il servizio è stato utilizzato un server remoto, gestito direttamente dal fornitore della risorsa elettronica, oppure un server locale, installato presso il CILEA, nel qual caso spettava al CILEA provvedere agli aggiornamenti periodici degli archivi. Inoltre, quando contrattualmente previsto, l'accesso alle risorse veniva garantito anche successivamente alla cessazione del contratto con il fornitore.
Il controllo per l'accesso ai servizi era basato sull'IP address della postazione di lavoro dell'utente, che doveva appartenere agli indirizzi dell'ateneo/ente indicati nel contratto di sottoscrizione ed, eventualmente, conoscere i codici identificativi personali per l'autorizzazione (userid e password).
Il CILEA forniva assistenza per l'utilizzo dei servizi di rete necessari per l'accesso alle banche dati e per la fruizione e gestione dei codici abilitati, anche con apposite pagine web informative. Agli utenti erano a disposizione un servizio di assistenza via e-mail e telefonica e, mensilmente, erano fornite ai sottoscrittori le statistiche di utilizzo dei servizi. Dal 2005 era costituito anche Comitato degli Utenti CDL, rappresentante gli interessi delle Istituzioni aderenti al servizio.
Il CILEA, nell’ambito della attività della CDL, ha partecipato a INFER (Osservatorio italiano sulla cooperazione per le risorse informative elettroniche), a ICOLC (International Coalition of Library Consortia) e a SELL (Southern European Libraries Link) e ha collaborato con altri consorzi italiani che hanno analoghe finalità (CIBER e CIPE).
Editoria Elettronica
Il CILEA ha realizzato e gestito un'infrastruttura articolata per la pubblicazione in formato elettronico di "documenti" prodotti nell'ambito delle attività istituzionali di università ed enti di ricerca, nonché di altri soggetti produttori di informazione digitale.
A partire dal 2003 il CILEA, attraverso il servizio “AEPIC” (Academic E-Publishing Infrastructure at CILEA), propose soluzioni tecnologicamente avanzate per la gestione, l'archiviazione, la fruizione e la conservazione di documenti digitali, a costi molto contenuti. I servizi proposti comprendevano:
- la gestione di archivi indicizzati di articoli e rapporti scientifici full-text (per esempio e-prints e collane di lavori scientifici, singoli o in fascicoli), anche in collegamento con sistemi informativi per la gestione dei progetti di ricerca (es. SURplus);
- la gestione di tesi e di materiale didattico (dispense, eserciziari, appunti, slides, etc);
- la piattaforma di e-publishing per periodici elettronici, monografie scientifiche e didattiche, atti di convegni;
- la gestione di edizioni elettroniche provenienti da opere cartacee digitalizzate (serie di immagini);
- la formazione sulle problematiche degli open archives e dell’editoria elettronica.
Inoltre, a tutti i suddetti servizi, era possibile collegare un’infrastruttura di print-on-demand.
Nell’ambito di questo servizio si forniva inoltre supporto per l’utilizzo di tools di carattere generale di interesse per le biblioteche: strumenti software operanti in rete, non di tipo specialistico ma utili per lo svolgimento di alcune attività delle biblioteche (es. gestione conferenze/convegni, help-desk/trouble ticketing/reference on-line, questionari, etc.).
A complemento dei servizi offerti fu realizzata, in collaborazione con il CASPUR, una piattaforma nazionale per gli Open Archives denominata PLEIADI (Portale per la Letteratura scientifica Elettronica Italiana su Archivi aperti e Depositi Istituzionali).
La prima realizzazione di AEPIC fu relativa all'open archive internazionale E-LIS (E-Prints in Library and Information Science).
La tematica è stata presentata e illustrata con un convegno “Comunicazione scientifica ed editoria elettronica: la parola agli Autori”, tenutosi presso l’Università di Milano il 20 maggio 2003. [rif.5]
Il CILEA, abbinando la propria esperienza nel settore dell’automazione biblioteche, delle “digital library” e degli “open archives” alla propria capacità di sviluppo e integrazione di servizi applicativi, nonché alla approfondita conoscenza di standard e protocolli di catalogazione e interoperabilità, è stato in grado di ampliare la propria offerta all’ambito dei beni culturali.
Per quanto riguarda il mondo dei musei sono significative alcune esperienze: la piattaforma e-museum, adattabile in maniera modulare a musei di piccole-medie dimensioni per creare o migliorare la propria visibilità su Internet, e l’applicativo per la gestione del sistema museale dei musei industriali dell’area bresciana (MUSIL).
Il CILEA ha fornito inoltre supporto a progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale mediante attività di formazione, consulenze per la scelta dei dispositivi hardware e dei software applicativi, messa a disposizione, di atenei e di enti culturali, di strumenti hardware e software specializzati, e, talvolta, della gestione diretta, da parte del personale CILEA, dei processi di digitalizzazione, in quanto il CILEA stesso era dotato di un proprio laboratorio di digitalizzazione.
Per la gestione integrata, la fruizione e la conservazione a lungo termine delle risorse digitali in ambito culturale, il CILEA ha realizzato la piattaforma modulare “CODEXml”, in grado di gestire contenuti di tipo diverso (immagini, audio e video) utilizzando gli standard di metadati amministrativo-gestionali.
Per quanto riguarda infine il mondo della ricerca, il CILEA ha partecipato a numerosi progetti di cooperazione per la creazione mirata di database, repository web-based e applicazioni semantic web, tra cui si ricordano:
- nell’area degli studi archeologici: “Ricostruire i commerci nel mediterraneo in epoca ellenistica e romana attraverso nuovi approcci scientifici e tecnologici” in collaborazione con l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, “Amberweb” nodo Internet per la ricerca sull'ambra nell'antichità, “EARP - European Archaeological Research Projects”, “Archterra” finanziato dall'Unione Europea con lo scopo di mettere in comunicazione attraverso le potenzialità delle reti informatiche le comunità archeologiche dell'Europa dell'Est e dell'Ovest;
- “Archivio degli Psicologi Italiani “ in collaborazione con l'Università di Milano Bicocca;
- “Portale della Moda Italiana” e il progetto di Semantic Web Digital Library “Biblioteca Aperta di Milano”, co-finanziati dall'Assessorato all'Innovazione e la ricerca del Comune di Milano;
- il sito ufficiale delle Celebrazioni Voltiane, 1999;
- MEDIA Salles European Cinema on Line DataBase.
Supporto all'area della Medicina e della Sanità
Il rapido evolversi delle tecnologie, mettendo a disposizione di quanti operano in campo medico e sanitario strumenti molto sofisticati e complessi, hanno favorito il progresso delle scienze mediche, ma richiedono capacità e risorse di gestione degli strumenti stessi, che raramente sono presenti in misura adeguata all'interno delle strutture mediche italiane. Il CILEA ha ritenuto di mettere a disposizione del mondo medico-sanitario la propria esperienza nel settore delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni per la gestione non solo dei più tradizionali servizi di automazione, ma soprattutto per l'introduzione di nuove tecnologie e servizi specifici, appositamente realizzati in collaborazione col mondo accademico italiano o straniero.
I progetti sviluppati sono stati frutto di una collaborazione multidisciplinare tra esperti di information technology, statistici e specialisti in ambito biomedico e sanitario. Si ricordano:
- PPOA: un sistema informatico in grado di gestire un insieme di follow-up (sequenze di opportuni esami, da effettuare a determinate scadenze), composto da un database integrato con un insieme di procedure; il sistema è stato in particolare utile per gli oncologi;
- ALEE-AO Analisi statistiche su schede di dimissione ospedaliera: fornisce la costruzione di un atlante epidemiologico ed economico dell’attività ospedaliera; sono state implementate analisi epidemiologiche, bacini di utenza e affluenza, analisi della mobilità, indici di attrazione e fuga, incidenza e prevalenza ospedaliera; il progetto è stato sviluppato dal CILEA a partire dal 2000, grazie a collaborazioni con esperti universitari e diversi enti quali ASL lombarde.
SBBL, Sistema Bibliotecario Biomedico Lombardo
SBBL è la biblioteca biomedica di Regione Lombardia nata con lo scopo di offrire una corretta e aggiornata documentazione scientifica e clinica al personale sanitario operante nelle strutture sanitarie lombarde pubbliche e/o accreditate. Il sistema software che gestisce SBBL è nato ancora negli anni ’80 dalla collaborazione tra Università di Milano, CILEA e Regione Lombardia.
Il sistema unifica e rende disponibili da un unico sito i cataloghi delle biblioteche lombarde in ambito biomedico e sanitario e dei centri di documentazione aderenti a SBBL, fornendo un supporto scientifico alle decisioni cliniche complesse e la formazione continua permanente per l’aggiornamento professionale degli operatori sanitari.
Attraverso una rete di biblioteche e, la Regione garantisce agli operatori la possibilità di, nel quadro della medicina basata sulle evidenze. SBBL rappresenta un significativo e strategico punto di riferimento per la gestione della Sanità in Lombardia che punta sulla cultura e per incidere sul livello qualitativo delle prestazioni sanitarie.
Il progetto iniziale è sfociato in un servizio attivo regolato da leggi regionali (1994 e 2011). Il CILEA, in accordo con i partner, ha lo costantemente migliorato e arricchito di nuove funzionalità. La più recente realizzazione informatica è LIGHTHOUSE: un sistema integrato che, con lo scopo di fornire una rapida ed esauriente informazione delle principali fonti bibliografiche, porta il ricercatore, a partire da ricerche in database bibliografici, direttamente alla acquisizione di copia (elettronica o cartacea) del testo del documento desiderato; le funzioni realizzate sono: reperimento e scambio di documenti tra gli enti afferenti, consultazione on-line del Catalogo Collettivo dei Periodici delle biblioteche di SBBL, consultazione dei più diffusi e importanti database bibliografici del settore biomedico (Medline e Cinahl),