La prima volta di un calabrese ai vertici dell’Aica (l’Associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico), una sorta d’istituzione del Belpaese in campo telematico. Così, pochi giorni fa è arrivata l’elezione all’unanimità dell’avvocato reggino Renato Marafioti, da 25 anni ormai – li festeggerà nelle prossime settimane – appassionato cultore dell’informatica, della formazione in questo peculiare settore e, da circa un decennio, anche di cyber security. «Per me è un grande privilegio prima l’elezione nel Consiglio direttivo 2022- 2024, a fine 2021, e poi ai vertici dell’Aica. E anche un impegno pubblico – osserva Marafioti -, che ho assunto con la stessa passione, entusiasmo e umiltà che mi contraddistinguono ormai da quasi un quarto di secolo nel settore della formazione professionale, dello sviluppo delle competenze digitali e della stessa ICT», l’Information and communication technology. Dal 4 febbraio del 1961, aggiunge il neopresidente nazionale, «l’Aica porta avanti una sua mission che è fatta di divulgazione e condivisione della cultura digitale. E oggi, in forte legame con Ministeri quali il Ministero dell’Istruzione e il nuovo Ministero per la Transizione digitale stiamo portando avanti una serie d’iniziative che porteranno a potenziare ulteriormente quanto l’Associazione fa da decenni ormai. L’Aica crede fortemente nell’era digitale e soprattutto nella possibilità di rafforzare le competenze di settore, delle quali ognuno di noi ha bisogno per vivere appieno l’epoca attuale, pervasa dalla trasformazione digitale»