La tecnologia è spesso stata un ambito estremamente specialistico, elitario. In molti casi è sicuramente ancora cosi, ma in altriambitiè diventata estremamente inclusiva. Noi siamo nati con questo obiettivo: dare a chiunque l'opportunità di cogliere i benefici del digitale e costruirsi o ricostruirsi un percorso professionale anche in assenza di una formazione di ambito tecnico-informatico», precisa Solimene. E l'accesso al mondo low-code, con la possibilità di programmare in un ambiente che permette di cre are software con moduli di configurazioni e interfacce grafiche senza scrivere codice sorgente. Una necessità che si lega anche alla domanda di figure professionali Ict, che dopo lo tsunami della pandemia è tornata a salire, registrando soltanto nei primi sei mesi dello scorso anno circa 51.700 annunci.Lo certifica 'Osservatorio Competenze Digitali promosso da Aica, Anitec-Assinform, Assintel, Assinter e Università Bicocca. Ancora una volta la partita si gioca su quel fattore digitale abilitante, professionalmente e anagraficamente trasversale, che permette di accelerare le trasformazioni legate al mondo del lavoro.